REGOLE DELL’INTERSOGGETTIVITA’
- Aver chiaro il proprio punto di vista e saperlo mantenere in autonomia
- Capire il punto di vista dell’altro
- Capire come e fin dove posso dialogare col mio interlocutore in modo efficace
- Sapere anche rispettare l’interlocutore nella sua diversità (=non essere preso dalla rabbia per il fatto che esiste)
- Infine, sapere che, se ho un’opinione che si discosta molto da ciò che pensa la maggioranza, devo accettare il peso di essere una minoranza e non arrabbiarmi perché la maggioranza non mi capisce.
ARIANO GIOVANNI
Dal testo “ESERCIZI DI INTERSOGGETTIVITA’”
LO SPECIFICO DELL’UOMO
Lo specifico dell’uomo è saper prendere distanza dal fluire della vita e costruire, con la capacità riflessiva, una visione soggettiva del mondo che lo orienti. Lo specifico dell’uomo è anche saper condividere le sue visioni con i suoi pari, per vivere serenamente in un mondo democratico.
ARIANO GIOVANNI
Dal testo “ESERCIZI DI INTERSOGGETTIVITA’”
LIMITI E RISORSE
“…Manca…una cultura che sviluppi la capacità di gestire i limiti e le risorse personali con i limiti e le risorse altrui, senza negazioni né demonizzazioni: è necessario apprendere una modalità che trasformi i limiti in risorse, senza negarli sistematicamente né proiettarli e confonderli con quelli degli altri, senza finire per assumersi masochisticamente carichi e responsabilità non propri, pur di non contrastare l’altro.”
Grazia Marchesiello
Dal testo “Scuola al collasso?”
TU DI FRONTE ALL’ALTRO
“Se vuoi sapere dove la persona che incontri si trova realmente, se vuoi conoscere la sua posizione esistenziale, chiedile qual è l’emozione fondamentale rispetto a sé e rispetto al mondo.
Se tu vuoi sapere qual è la tua posizione esistenziale rispetto alla persona che ti è di fronte e la sua rispetto a te, fa chiarezza sul sentimento reciproco che provate l’uno per l’altro.
Se tu non ti fidi dell’emozione che l’altro dice di provare per te, affila gli strumenti per capire tu qual è veramente l’emozione che egli prova per te.”
ARIANO GIOVANNI
Fondatore SIPI
CURARE LA PERSONA
“Curare non solo il sintomo ma anche la persona, considerando quindi le aree problematiche e quelle sane del sé. Ogni parte va inserita all’interno di una globalità: anche la balbuzie, non può essere considerata come sintomo a sé, ma è espressione di un modello di personalità che non funziona bene..”
AMINA BISOGNO
Dal testo “LA RABBIA DIMENTICATA”